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PENISARTE oltre ad una vetrina di splendidi oggetti d'arte erotica ornamentale, è una simpatica celebrazione senza precedenti del membro maschile. Quindi preparatevi non solo a scegliere un'opera "del caz..." da mettere in casa ma anche ad imparare, a ridere, insomma a essere stuzzicati. Uomini, donne, etero e gay in Penis art ce n'è per tutti.
E' stupefacente che qualcosa di più piccolo di un chihuahua possa essere all'origine di un così gran numero di emozioni, scappatelle, letture sensuali, lucrosi affari di telefoni erotici, visite dallo strizzacervelli, bambini, barzellette oscene, sospiri notturni, bugie, risolini imbarazzanti...e tanto spasso !... E NOI ? ... NE FACCIAMO DI TUTTI I COLORI
Credete di sapere tutto sul pene?Sapete che fine fanno, negli ospedali, i prepuzi asportati mediante circoncisione? Che con la lotta alla polluzione notturna c'è chi ha fatto fortuna? Sapete qul'è l'unica canzone da non fischiettare mai in un cesso pubblico? Conoscete i problemi di chi lavora a una catena di montaggio per "peni saltellanti"?
INDOVINA INDOVINELLO : Schwarzenegger ce l'ha lungo ... |
Brad Pitt ce l'ha corto |
Madonna non ce l'ha ... |
E il Papa non lo usa mai. CHE COSA E' ? Ma Nooooo!!!! il Cognome ..è il cognome !!!! |
CURIOSITA' Buthan divieto di fumo e falli porta fortuna !!! GIU' LE MUTANDE è il momento di misurarsi con i veri uomini !! IL PRODOTTO INTERNO ingredienti del maschio medio |
IL SUO MUSEO in Islanda la collezione più strana del mondo TABU' Rezumi corpi decorati come opere d'arte - 69 e Kamasutra ... LA SUA FESTA a Kawasaki in giappone il Kanamara Matsuri PALLE INFUOCATE Ernesto ed Evaristo il destro e il sinistro! |
PENE DELL'INFERNO il pene si può rompere davvero !! |
C'è CHI LI MANGIA !! fish and chips? Urechis unicinctus |
Bhutan un viaggio nella felicità dove è vietato fumare ma ci sono falli ovunque
CURIOSITA' DAL MONDOIl Bhutan lo stato dove la felicità conta più del denaro. La tecnologia è arrivata solo nel 1999.Il Bhutan è un piccolo stato himalayano dell’Asia confina a nord con il Tibet (Cina) e a sud con l’India. Il Bhutan è una monarchia costituzionale dal 2007; il sovrano è Jigme Khesar Namgyel Wangchuck. La lingua ufficiale è lo dzongkha. Mentre la seconda lingua, insegnate nelle scuole, è l’inglese. La capitale è Thimphu.Questo stato da maggiore rilievo alla felicità che allo sviluppo economico. Infatti hanno una FIL (Indicatore di felicità interna lorda) oltre al PIL del quale la popolazione non si cura. Non ci sono mendicanti, nessuno muore di fame e non c’è criminalità nonostante sia uno degli stati più poveri nel mondo. Saldamente legato ai principi della felicità dello spirito, la popolazione cresce senza la necessità di beni materiali ma preferisce nutrire il proprio corpo con un benessere fisico e spirituale. Che è il principio fondamentale del buddhismo.RELIGIONE – Il Bhutan è l’unico paese a professare come religione ufficiale la forma del buddhismo detta Mahayana.L’induismo è la fede dominante dei territori meridionali. In alcune parti limitate del Paese si professano il Bön, l’animismo e lo sciamanesimo.Ma la cosa più particolare di questo Stato, oltre al divieto assoluto di fumo (al fine di preservare la salute), è la presenza di falli ovunque.E’ bene sapere che se si arriva in una città del Bhutan trovare un grosso fallo dipinto sulla facciata della casa non è un atto vandalico ma un vero e proprio “porta fortuna”. Di conseguenza il souvenir per eccellenza del Bhutan è un fallo in ceramica o in legno… a voi la scelta!LA LEGGENDA DEL “FALLO” CHE SCACCIA IL MALIGNO IN BHUTAN.Il tutto nasce dall’opera di divulgazione del monaco tibetano Drukpa Kunley che ha introdotto il Buddhismo nel Bhutan. Il Monaco non rinunciava ai piaceri della carne e aveva fatto della sessualità un’arma divina. Al punto che aleggia una leggenda in cui Drukpa Kunley arrivò nel villaggio di Lobesa per proteggere la popolazione locale. Questo villaggio pullulava di spiriti maligni che pare il monaco riuscisse a scacciare colpendoli con il proprio membro e trasformandoli in divinità protettrici. Il fallo del monaco veniva chiamato “il fulmine della sapienza fiammeggiante” ed oggi è diventato il simbolo della protezione. Quindi come buono auspicio su ogni nuova abitazione viene disegnato un fallo in varie situazioni veramente “improbabili”. Alcuni sembrano draghi che sputano fuoco. Altri decorano gli ingressi delle case come dipinti preziosi.
Follie di mezza estate, la “Festa degli uomini” di MontepratoDai primi anni Settanta all'inizio di agosto in un paesino friulano si celebra, in maniera colorita e goliardica, la virilità maschile. Un evento che affonda le sue radici nel mondo classico e ormai attrae visitatori da tutta EuropaForse non tutti sanno che l’1 e 2 agosto è la Festa degli uomini. Il simbolo scelto è decisamente esplicito: una gigantesca statua di legno rappresentante i genitali maschili viene portata in sfilata e, se toccata dalle donne, porta fortuna e fertilità. Accade ogni anno a Monteprato di Nimis, in Friuli, sin dai primi anni ’70, quando un gruppo di persone del paese decise di festeggiare in maniera un po’ goliardica l’uomo. Oggi la sagra è conosciuta a livello internazionale: parecchi gli ospiti che arrivano anche dalle vicine Austria e Slovenia.Migliaia di uomini e donne, giovani e meno giovani, salgono verso Monteprato per assistere al tradizionale appuntamento, attirati dalla goliardia dell’evento (difficile dimenticare ad esempio il tempietto situato in piazza Monica Lewinsky) o forse ricordando il leggendario documentario sulla festa con protagonista Victoria Silvstedt, che nel 1999 la descrisse per un programma inglese passeggiando fra le vie del paese fra statuette “votive”, intervistando i paesani e impastando dolci dalle fattezze falliche.Portare in processione un pene gigante è in realtà una pratica antichissima: nel mondo greco classico, durante le “Falloforie” in onore di Priapo e Dioniso, si portavano in corteo grossi falli di legno a scopo propiziatorio accompagnando il corteo con canti tipici. A Roma, per celebrare l’inizio della Primavera, si tenevano i “Liberalia”, dove i ragazzi che compivano 16 anni indossavano per la prima volta la toga virile, riservata ai cittadini romani maschi. Dopo di che si formava una processione, preceduta da un fallo, ben visibile, posto in cima a una pertica per inneggiare alla natura che si riproduceva e prometteva un buon raccolto.
PENE DELL’INFERNO! – I FETI HANNO EREZIONI (LO DICONO LE ECOGRAFIE), PIÙ I TESTICOLI SONO GROSSI PIÙ L'UOMO TRADISCE, PRIMA DEL VIAGRA C’ERANO I TRAPIANTI DI PALLE DI SCIMMIA - ECCO DIECI COSE DA SAPERE SUL PENE CHE NON AVRESTE MAI OSATO CHIEDERESimone de Beauvoir lo aveva definito "una piccola persona, un alter ego di solito più furbo e più intelligente che l'individuo”.Per Leonardo da Vinci il pene "non ha rapporti con l'intelligenza umana, ma a volte presenta una propria intelligenza”.Sofocle disse che averne uno è come essere "incatenato a un pazzo”. Ecco 10 fatti sorprendenti tratti dall’ultimo libro del giornalista Tom Hickman:
Love Valleyla valle dell’amore in TurchiaStraordinarie formazioni rocciose naturali di forma fallica
Si chiama Love Valley, e il nome non è del tutto casuale, per via della forma che assumono le rocce nella storica regione della Cappadocia, in Turchia centrale.Quelle sculture a forma di pene sono ormai un attrazione turistica gettonata, al punto che l’afflusso di visitatori è più che raddoppiato.Vengono da ogni parte del mondo, in mongolfiera, per sorvolare l’enorme distesa di pilastri a forma fallica. In realtà quegli enormi falli in pietra si sono formati naturalmente dall‘erosione della roccia vulcanica. Quasi fossero un generoso omaggio di Madre Natura alla fertilità maschile. L’erosione del vento e dell’acqua ha lasciato dietro di sé solo gli elementi più duri, formando un paesaggio insolito di coni, colonne, pinnacoli, funghi, e i cosiddetti “comignoli delle fiabe”, alcuni dei quali raggiungono fino a 40 metri di altezza.Ogni mattina poco prima dell’alba, centinaia di mongolfiere si alzano in volo sopra la Cappadocia. Ognuna trasporta una dozzina di passeggeri fluttuanti intorno alle nerborute sculture rocciose. Grazie a loro la Cappadocia è oggi una tra le destinazioni più popolari al mondo.Il numero di turisti è cresciuto esponenzialmente, raggiungendo lo scorso anno la cifra record di un milione.
E L'ORA DELLA VERITA
IL MOMENTO DI MISURARSI
CON I VERI UOMINI
Fatevi sotto & giù le mutande.
Quasi tutti gli uomini vorrebbero poter sfoggiare un enorme e duro zampone da film porno invece del loro fido, piccolo wurstell da cocktail party. Beh, scordatevelo. Se siete come la maggior parte degli uomini, per misurarvelo non avete bisogno di un metro. Tranne rare accezioni, le misure sono queste:
La lunghezza media di un pene a riposo è di 9,4 cm, per un diametro di 3,2 cm; la lunghezza media di un pene eretto è di 12,9 cm, per un diametro di 4,6 cm. Di solito, l'organo maschile raggiunge il suo acme all'età di 17 anni.
Piccola consolazione.
Quanto più il pene è corto, tanto maggiore - in proporzione - sarà lo sviluppo in erezione. Gli amici il cui membro flaccido è sui 7 cm possono ambire al raddoppio, al culmine dell'eccitazione. Chi ce l'ha più grosso, invece, raramente può vantare una crescita altrettanto generosa... anche se va detto che parte avvantaggiato.Com'è il naso così è i coso?
Non è detto. Le numerose storie secondo cui le mani, i nasi o i lobi delle orecchie di grosse dimensioni sarebbero un segno certo di altrettanta ricchezza tra le gambe sono smentite da anni di misurazioni scientifiche: la correlazione è infondata. Le dimensioni del pene dipendono in gran parte dai geni ereditati, non dai mocassini che uno porta.L'incredibile ritiro del peneLa paura, lo stress, l'acqua gelida riportano fatalmente qualsiasi pene ai tempi delle elementari.Nel corso delle annuali visite mediche, circa un terzo dei maschi si sente in dovere di giustificare le sue dimensioni con frasi del tipo: "dottore, le assicuro che di solito è molto più grosso".Spolveratelo e fatene usoLa maggior parte degli urologi concorda sul fatto che fa un gran bene mantenere il pene sessulamente attivo. A ogni erezione, infatti , esso si riempie di sangue ricco di ossigeno, e l'ossigeno è essenziale alla conservazione del tessuto muscolare liscio che riveste l'interno delle sue arterie. Una carenza di ossigeno, invece, può provocare, a lungo andare, un'accumulo di collagene, rendendo l'erezione un dolce e lontano ricordo. Insomma, usate quell'arnese!
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VOLETE UN PENE PIU' LUNGO DI 5 CENTIMETRI?
Promesse (e miraggi) dell'allungamento chirurgico del pene.
Questione di pari opportunità, forse. Per decenni, le donne si sono ingegnate per incrementare le misure del loro seno. Era inevitabile che anche ai maschi venisse in mente di intervenire sul proprio pene. Annunci di miracolosi ingrandimenti sono ormai onnipresenti anche su internet, con tanto di sbalorditive foto scattate prima e dopo l'operazione.I Chirurghi, stufi della miseria garantita dagli interventi su arterie e cistifellee difficili, cominciano a intrevedere nuovi rosei orizzonti: i poveri galletti insicuri rappresentano una vera e propria miniera d'oro. I loro depliant traboccano di raggianti testimonial, rinati dopo una semplice operazione. E che cazzi! Imponenti e penzolanti tributi al progresso della chirurgia plastica.Se all'ultimo check - up le vostre condizioni di salute sono risultate ottimali - e se avete in banca qualche milioncino ( si accettano carte di credito) - voi e il vostro pisellino potete ancora sperare. Sotto anestesia totale, il dottore vi praticherà un'incisione alla base del pene. Quindi, reciderà i principali legamenti che tengono il pene ancorato all'osso pubico, consentendo così a quei 2 o 3 centimetri di pene solitamente ritratti all'interno del corpo di protendersi all'esterno. ( A titolo di cronaca, va detto che tale procedimento è stato inventato in Cina dal Dott. Long ).A questo punto siete a metà strada, perchè oltre alla lunghezza bisogna pensare anche al diametro. Molti chirurghi soddifano questa esigenza iniettando sotto la pelle del pene il grasso purificato estratto dall'addome o dalla parte inferiore della coscia. Un'altra tecnica, nota come ingrandimento per trapianto dermico, prevede l'innesto sotto la pelle del pene di striscie di pelle prelevate, con tanto di grasso sottostante, dalle natiche.Esiste, però il rovescio della medaglia: molti sono i casi di pazienti insoddisfatti, perchè le tecniche di allungamento conseguono risultati opposti. Spesso, nel punto in cui il legamento è stato reciso, si forma un tessuto cicatriziale che causa una ritrazione del pene superiore. In erezione, poi, il pene così operato punta più verso l'esterno che verso l'alto. Anche per le iniezioni di grasso esietono storie tristissime. Dopo pochi mesi, il grasso viene assorbito dal corpo e il pene si trasforma in una povera cosa gibbosa e irregolare. Il trapianto, invece, può dar vita a un bel wurstell fantasia, ma anche causare gravi cicatrici, perdita di sensibilità, disturbi dell'erezione e, in alcuni casi, impotenza. Non meraviglierà, dunque, che una nutrita schiera dia avvocati si stia specializzando in questo nuovo genere di problemi "penali".
COME INTERVENIRE SENZA CHIRURGIA : - Dimagrite - Tagliate i peli pubici - Accontentatevi di quello che avete |
Membri genitali maschili esposti al pubblico in un istituto museale dedicato: è questo l’Icelandic Phallological Museum, il museo fallologico di Reykjavík.
Creato dall’islandese Sigurður Hjartarson, professore in pensione, attira oltre 11.000 visitatori l’anno. Il museo custodisce 280 peni di 90 animali islandesi.
E non manca quello di un uomo.
La collezione del museo del pene, foto di CelanderTra i musei più strani del mondo che mai vi possa venire in mente di visitare nella vostra vita, avreste mai pensato di trovarne uno dedicato al membro genitale maschile? Ebbene sì, il museo del pene esiste, e si trova a Reykjavík , in Islanda. E quelli che espone sono i membri di oltre 93 specie di animali presenti in Islanda, per un totale di 280 esemplari in tutto. Non ci credete? Eppure il Museo Fallologico, questo il suo nome, negli ultimi anni sta acquisendo sempre più popolarità tanto da essere visitato da almeno 11.000 persone all'anno. E, udite udite, la maggioranza dei visitatori è composta da donne. Niente maschilismi o perbenismi quindi: il museo è una vera e propria istituzione.
L'Icelandic Phallological Museum è nato nel 1997, ma la sua storia risale a molto tempo prima. Il suo fondatore, il professore di storia in pensione Sigurður Hjartarson, ha perseguito tutta la sua vita come hobby quello di collezionare i menbri di animali raccolti in tutto il paese. Tutto è nato quando da bambino gli viene regalato il pene di un toro come frusta da bestiame. Da allora l'interesse si è esteso, prima raccogliendo membri di balena grazie a conoscenze tra i cacciatori professionisti, e in seguito tramite numerose donazioni da tutto il paese. Anche quando la regolamentazione internazionale della caccia alle balene e alle foche ha posto un limite all'uccisione di tali animali, Hjartarson ha trovato sempre le sue vie per acquisire sempre nuovi esemplari. Fino al giorno della sua pensione in cui ha deciso che la sua collezione, ospitata fino a quel momento nel suo ufficio
universitario, dovesse diventare un'esposizione pubblica.
Il museo del fallo conserva peni di animali raccolti in Islanda. Il suo pezzo grosso, è proprio il caso di dirlo, è un enorme pene di balenottera azzurra. In realtà si tratta di una porzione, lunga 170 cm e pesante 70 kg: un membro intero sarebbe lungo 5 metri e pesante tra i 350 e i 450 kg. C'è anche l'esemplare più piccolo, quello di un criceto, lungo 2 mm e visibile solo con una lente di ingrandimento. I pezzi sono imbalsamati e appesi al muro, oppure tenuti sotto vetro in formaldeide: ma tutti sono curati perfettamente come una qualsiasi esposizione museale. Hjartarson sostiene infatti che la sua istituzione ha una valenza scientifica, con lo scopo di incoraggiare un serio studio della fallologia, una disciplina rimasta ai bordi di altre discipline, ma che merita un interesse pari a quello che si dà ad altri campi di scienza e arte. In effetti l'interesse che richiama questo tipo di museo è anche un'ottima chiave di lettura sociologica per il rapporto che una popolazione può avere con il sesso, al di là del semplice erotismo.
La città di Reykjavík inizialmente diede sostegno finanziario alla sua idea, e il museo aprì nella capitale, attirando più di 5.000 visitatori l'anno, di cui oltre 4.000 turisti. Purtroppo Hjartarson non poteva sostenere le spese per il mantenimento del museo pubblico, e dovette chiuderlo. Decise quindi di spostarsi nel piccolo villaggio di pescatori di Húsavík, a nord dell'Islanda: il museo aprì di nuovo utilizzando i locali di un ex ristorante. Stranamente, proprio in quel posto di poco più di duemila anime, il museo trovò nuova vita attirando numerosi visitatori. Hjartarson ha ricevuto persino offerte di vendita esterni per spostarlo in Germania o in Inghilterra, ma ha sempre rifiutato, sostenendo che "il museo deve restare in Islanda". E nel 2012 viene trasferito di nuovo dal paesino di Húsavík alla capitale islandese: dove ora può essere visitato al 116 di Laugavegur.
Tra le cose da vedere nel museo fallologico vi sono anche interessanti reperti ricavati proprio dai peni di animali. Pezzi di artigianato che includono un bastone da passeggio ricavato dal pene di un toro e lampade create con gli scroti dello stesso animale: e queste illuminano le esposizioni! Molte collezioni sono state anche donate, e l'unico acquisto effettuato dal museo è quello di un pene d'elefante lungo un metro. Inoltre vi è una collezione dedicata alla mitologia islandese: il museo dichiara infatti di possedere i genitali di creature fantasy come elfi e troll. Ma questi non possono essere visti, in quanto secondo le credenze popolari questi esseri sono invisibili all'uomo.
Ma i peni umani sono sicuramente i reperti più interessanti. Il museo ha ricevuto proposte di donazione da quattro persone nel mondo: un islandese, un tedesco, un americano e un inglese. Sembra una barzelletta, ma la realtà dei fatti è che nel 2011 finalmente ha acquisito il suo primo pene d'uomo alla morte del 95enne Pàll Arason: l'islandese, che si è dichiarato essere un dongiovanni in giovinezza, era entusiasta all'idea di vedere il suo pene conservato ed esposto a imperitura memoria nel museo, e aveva decretato per l'immediata esportazione alla sua morte. Ora il pene d'uomo è visibile a tutti, ma Hjartarson spera sempre di trovarne uno più giovane e bello. Nel frattempo sono presenti i calchi in argento dei peni dei giocatori della squadra nazionale di pallamano, che alle Olimpiadi di Pechino 2008 si è classificata seconda, vincendo la medaglia d'argento appunto. E lo stesso Hjartarson ha dichiarato di voler donare il suo stesso pene al museo, alla sua morte. Ma, ha aggiunto, questo dipende dalla moglie: "Se muore prima lei, il mio esemplare andrà alla collezione. Se muoio prima io, non saprei dire: lei potrebbe anche dire di no".
E QUESTI... SONO I FALLI NOSTRI
CENTRINO OCELL uno splendido oggetto d'arte erotica ornamentale realizzato e decorato interamente a mano. Nato dalla fantasia dell'artista Katia Fogliaro opera unica decorata di Italdesignfogliaro. Attualmente in esposizione presso roccart Gallery in via delle Ruote 6 FIRENZE
CIGNO di TERRA è uno splendido oggetto d'arte erotica ornamentale realizzato e decorato interamente a mano. Nato dalla fantasia dell'artista Katia Fogliaro opera unica decorata di Italdesignfogliaro. Pezzo unico
CIGNO KASTYLE uno splendido oggetto d'arte erotica ornamentale realizzato e decorato interamente a mano. Nato dalla fantasia dell'artista Katia Fogliaro opera unica decorata di Italdesignfogliaro. Pubblicato in ARTEiN International Art Magazine April 2018
RETICOLATO BLACK and WHITE
SCULTURA IN CERAMICA PEZZO UNICO
FATTA A AMANO FIRMATA ITALDESIGNFOGLIARO.
Larghezza 13 cm Altezza 19 cm Lunghezza 14 cm
Musa3 uno splendido oggetto d'arte erotica ornamentale realizzato e decorato interamente a mano. Nato dalla fantasia dell'artista Katia Fogliaro opera unica decorata ispirandosi all'opera medesima la musa 2di kandinky di Italdesignfogliaro. Pezzo unico
Larghezza 10 cm Altezza 22 cm Prof 10 cm
Materiale Ceramica
Musa4 uno splendido oggetto d'arte erotica ornamentale realizzato e decorato interamente a mano. Nato dalla fantasia dell'artista Katia Fogliaro opera unica decorata ispirandosi all'opera medesima la musa 2di kandinky di Italdesignfogliaro. Pezzo unico
SCULTURA FALLICA MULTICOLOR PEZZO UNICO
FATTA A AMANO FIRMATA ITALDESIGNFOGLIARO.
Larghezza 10 cm Altezza 22 cm Prof 10 cm
Materiale Ceramica bianca
Musa 2 uno splendido oggetto d'arte erotica ornamentale realizzato e decorato interamente a mano. Nato dalla fantasia dell'artista Katia Fogliaro opera unica decorata ispirandosi all'opera medesima la musa 2di kandinky di Italdesignfogliaro.
Pezzo unico
Larghezza 10 cm Altezza 22 cm Prof 10 cm
Materiale Ceramica
MUSICA E'- ITRE MUSICANTI DI PICASSO uno splendido oggetto d'arte erotica ornamentale realizzato e decorato interamente a mano. Nato dalla fantasia dell'artista Katia Fogliaro opera unica omaggio al grande Pablo Picasso- ispirandosi all'opera "i tre musicanti " di Pablo Picasso- Italdesignfogliaro. Pezzo unico. Pubblicato sulla rivista d'arte BIANCOSCURO n. 28giugno/luglio 2018 bimestrale d'arte cultura e informazione.
MusO baffo- uno splendido oggetto d'arte erotica ornamentale realizzato e decorato interamente a mano. Nato dalla fantasia dell'artista Katia Fogliaro opera unica decorata di Italdesignfogliaro. Pezzo unico
FALLO NERO uno splendido oggetto d'arte erotica ornamentale realizzato e decorato interamente a mano. Nato dalla fantasia dell'artista Katia Fogliaro opera unica decorata di Italdesignfogliaro. Attualmente in esposizione presso roccart Gallery in via delle Ruote 6 FIRENZE
MARMORINO è uno splendido oggetto d'arte erotica ornamentale realizzato e decorato interamente a mano. Nato dalla fantasia dell'artista Katia Fogliaro opera unica decorata di Italdesignfogliaro. Pezzo unico
MIRO' OUCELL uno splendido oggetto d'arte erotica ornamentale realizzato e decorato interamente a mano. Nato dalla fantasia dell'artista Katia Fogliaro opera unica omaggio al grande Joan Miró- ispirandosi al'opera: "i colori e le emozioni" di Joan Mirò- Italdesignfogliaro. Pezzo unico. Pubblicato sulla rivista d'arte BIANCOSCURO n. 27 giugno/luglio 2019
POLLOK WHITE uno splendido oggetto d'arte erotica ornamentale realizzato e decorato interamente a mano. Nato dalla fantasia dell'artista Katia Fogliaro opera unica omaggio al grande Joan Miró- ispirandosi al'opera: "i colori e le emozioni" di Joan Mirò- Italdesignfogliaro. Pezzo unico. Pubblicato sulla rivista d'arte BIANCOSCURO n. 27 giugno/luglio 2019
RABARAMA uno splendido oggetto d'arte erotica ornamentale realizzato e decorato interamente a mano. Nato dalla fantasia dell'artista Katia Fogliaro opera unica omaggio al grande Joan Miró- ispirandosi al'opera: "i colori e le emozioni" di Joan Mirò- Italdesignfogliaro. Pezzo unico. Pubblicato sulla rivista d'arte BIANCOSCURO n. 27 giugno/luglio 2019
Larghezza 10 cm Altezza 22 cm Prof 10 cm
Materiale Ceramica
RIGHETTO - splendido oggetto d'arte erotica ornamentale realizzato e decorato interamente a mano. Nato dalla fantasia dell'artista Katia Fogliaro. Opera fornita con certificato di autenticità .Pezzo unico
IL MASCHIO MEDIO... produce tra i 15 e i 60 anni di età, dai 35 ai 60 litri di sperma, che contengono tra i 350 e i 500 milirdi di spermatozoi. | ||
Volume medio dell'eiaculazione: | da 0,1 a 1 cucchiaino | |
Ingrediente principale : | fruttosio | |
Contenuto calorico: | 5 calorie per cucchiaino | |
Contenuto proteico: | 6 milligrammi per cucchiaino | |
Quantità di contrazioni eiaculatorie: | da 3 a 10 | |
Velocità media del getto di sperma: | 40 km/h circa | |
Intervallo medio tra due contrazioni: | 0.8 secondi | |
Durata media dell'orgasmo: | 4 secondi | |
Record ufficiale di lancio del seme: | 60 cm | |
Quantità media di spermatozoi presenti in un'eiaculazione di un uomo sano: | da 200 a 600 milioni | |
Quantità media di un'eiaculazione di un uomo sterile: | 50 milioni | |
Velocità natatoria di uno spermatozoo: | da 1 a 4 millimetri al minuto |
Si chiamano I rezumi e sono un gruppo semi- clandestino di uomini e donne giapponesi spesso appartenenti alla malavita, che trasformano i loro corpi in opere d'arte viventi. Il pene è l'ultima parte anatomica ad eseere tatuata ed è certamente la più sensibile, cosicchè il tatuatore deve occuparsi di una piccolissima superficie ad ogni seduta. Anche dopo la morte, questi corpi decorati continuano a stupire. La pelle di circa 300 corpi, intera o a metà, è stata incorniciata sottovuoto spinto e venduta a collezzionisti privati. Se siete interessati, una mezza pelle umana tatuata è stata venduta all'asta per 50.000 dollari.
KANAMARA la collezione di falli ornamentali dal design esclusivo ed originale disegnata da Italdesignfogliaro
Dalla tradizionale scuola artigiana portoghese dei realizzatori di falli ornamentali in ceramica alla festa del pene
Festa del Pene – GiapponeLa Festa del Pene è un evento alquanto strano, ma in Giappone e precisamente nella Città di Kawasaki, la Prima Domenica di Aprile, si festeggia il Kanamara Matsuri cioè “Festa del Pene d’Acciaio”. Come tutte le feste che si rispettano, anche qui troviamo gente gioiosa che si riversa in strada seguendo a ritmo di musica la processione dominata da questa figura Fallica Enorme. Questa Festa del Pene Scintoista viene fatta risalire ad una leggenda, secondo il quale un Demone si innamorò di una ragazza, che però non contraccambiava questo amore e quindi rifiutò più volte le sue Avances, il demone per punirla si impossesso del suo corpo entrandole nella Vagina e castrando tutti gli uomini che tentavano di fare l’amore con lei, fino a quando un fabbro ideò un grosso Pene d’acciaio con cui penetrare la Vagina della ragazza e scacciare il Demone. In ricordo di tale “Impresa” fu edificato un tempio scintoista, il Wakamiya Hachimangu di Kawasaki. Ai giorni nostri questa manifestazione riesce ad attirare turisti da tutto il mondo proprio per la sua particolarità ed è diventata una buona occasione di preghiera per Fertilità, un buon parto e contro le malattie a trasmissione Sessuale, infatti i proventi della festa vengono devoluti per la lotta all’ AIDS
GROSSE PALLE INFUOCATE
In realtà i testicoli sono di qualche grado più freddi rispetto alla temperatura del resto del corpo e costituiscono l'ambiete ideale per una copiosa produzione di sperma.
(se state tentando di procreare, evitate bagni caldi e slip troppo stretti)
* Circa il 90% del testosterone ( principale ormone maschile) che circola nel sangue di un uomo viene prodotto nei testicoli.
- I testicoli europei pesano, in media, circa il doppio dei loro colleghi cinesi - Per evitare una perenne rotta di collisione, nell'85% della popolazione maschile il testicolo sinistro risulta leggermente abbassato rispetto al destro ed è, di solito, un po più grosso. - Quando prestavano un giuramento, i nostri antenati biblici erano soliti toccare i testicoli di un testimone per indicare òla loro sincerità e lealtà. Parole come " testimoniare" e "testamento" derivano proprio da questa consuetudine. - Recenti studi condotti in inghilterra indicano che gli uomini con i testicoli più grossi hanno un 30% di rapporti sessuali in più rispetto ai loro fratelli meno dotati e rivelano una maggiore tendenza a tradire la / il partner. - Molti eunuchi della corte imperiale cinese poratavano appesi al collo piccoli vasetti contenenti i loro testicoli in salamoia. - Se individuato precocemente, il cancro ai testicoli è quello che ha la maggior probabilità di guarigione. Si consiglia un auto esame mensile, da eseguire dopo la doccia quando la pelle dello scroto è rilassata. - Se è vero che i testicoli meritano le cure più tenere ed il massimo riguardo, a molti uomini piace farseli strizzare, succhiare, schiaffeggiare e sbatacchiare. Voi dateci dentro; capirete di certo quando sarà il momento di fermarvi. - Ogni anno, a settembre, al Montana's Original Testicle Festival si consumano più di 2000 Kg di palle di toro fritte, meglio note come " Ostriche di montagna". Buon appetito! - Per vivacizzare una conversazione, ecco una breve serie di sinonimi: Gioiellli di famiglia ; teste ; olive ; marroni ; pendagli ; i due amigos ; Ernesto & Evaristo ( rispettivamente destro e sinistro) ; ciliegie ....
ABRACADABRA
potenza in pillola
Chi avrebbe mai detto che una pillola originariamente concepita per curare i disturbi cardiaci avrebbe suscitato tanto entusiasmo in tutto il globo? Per i 140 milioni di uomini che hanno problemi di erezione più o meno gravi, il viagra è quanto di più similie alla fonte della giovinezza. Inducendo il rilassamento delle cellule muscolari lisce del pene, facilita l'afflusso del sangue e il predurare dell'erezione.
Un'ora prima del momento previsto per l'erezione ingoiate la pillola e radunate i vostri cd più sexy. Ve ne serviranno diversi, perchè il viagra consente di protrarre l'erezione fino a un massimo di 4 ore. Ottima notizia per gli eiaculatori precoci, che godranno così di una seconda possibilità, e per le loro partner che sperimenteranno finalmente le cavalcate di lunga durata che meritano ( invece della media di un minuto e mezzo a rapporto)
CIRCONCISIONE
IL GRANDE DIBATTITO SULLAMOLTI ANNI FA, IN AMERICA, QUASI IL 90% DEI NEONATI MASCHI DICEVA ADDIO AL PREPUZIO APPENA CONOSCIUTO. OGGI, QUEL TAGLIO CHE FA DIVENTARE UOMINI NON E' UNA PROCEDURA STANDARD. E IL PREPUZIO E' TORNATO DI MODA LLA GRANDE. GLI ARGOMENTI PRO E CONTRO SONO NUMEROSI, MA STA A VOI DECIDERE : SE DOLCEVITA O SCOLLATO?Cominciamo con la tesi tradizionalista. Se è andata bene per David (quello di Golia), per Kirk Douglas e per il principe Carlo (assistito dal primo rabbino di Londra), perchè fare questioni? I sostenitori della cironcisione citano un lungo elenco di benefici igienico-sanitari. In primo luogo i bambini circoncisi sono meno soggetti alle infezioni urinarie. Inoltre si riducono praticamente a zero i rischi di cancro del pene e di balanopostite ( un'infiammazione del prepuzio e del glande causata da scarsa igiene). Secondo alcuni studi, gli uomini circoncisi sarebbero meno esposti al rischio di contrarre herpes, sifilide, e Hiv durante rapporti sessuali a rischio. Infine, sono milioni le persone a cui piace la cappella scoperta, a forma di fungo.Gli oppositori però, non si lasciano certo convincere . Considerano l'intervento una disumana forma di mutilazione ( solitamente praticata senza anestesia) , che predispone il cervello al dolore invece che al piacere. Inoltre il miglioramento delle generali condizioni igienico-sanitarie ha, secondo loro, praticamente debellato le infezioni del prepuzio o a esso correlate. Gli amici del pene integro affermano che nel prepuzio si trovano numerose terminazioni nervose, e che la sua funzione di scivolamento contribuisce notevolmente al piacere sessuale maschile. Il prepuzio serve, infine, a proteggere e lubrificare il glande che, nei circoncisi, diventa col tempo sempre meno sensibile. Il loro slogan: perchè scartare la parte migliore?
Membri genitali maschili esposti al pubblico in un istituto museale dedicato: è questo l’Icelandic Phallological Museum, il museo fallologico di Reykjavík.
Creato dall’islandese Sigurður Hjartarson, professore in pensione, attira oltre 11.000 visitatori l’anno. Il museo custodisce 280 peni di 90 animali islandesi.
E non manca quello di un uomo.
La collezione del museo del pene, foto di CelanderTra i musei più strani del mondo che mai vi possa venire in mente di visitare nella vostra vita, avreste mai pensato di trovarne uno dedicato al membro genitale maschile? Ebbene sì, il museo del pene esiste, e si trova a Reykjavík , in Islanda. E quelli che espone sono i membri di oltre 93 specie di animali presenti in Islanda, per un totale di 280 esemplari in tutto. Non ci credete? Eppure il Museo Fallologico, questo il suo nome, negli ultimi anni sta acquisendo sempre più popolarità tanto da essere visitato da almeno 11.000 persone all'anno. E, udite udite, la maggioranza dei visitatori è composta da donne. Niente maschilismi o perbenismi quindi: il museo è una vera e propria istituzione.
L'Icelandic Phallological Museum è nato nel 1997, ma la sua storia risale a molto tempo prima. Il suo fondatore, il professore di storia in pensione Sigurður Hjartarson, ha perseguito tutta la sua vita come hobby quello di collezionare i menbri di animali raccolti in tutto il paese. Tutto è nato quando da bambino gli viene regalato il pene di un toro come frusta da bestiame. Da allora l'interesse si è esteso, prima raccogliendo membri di balena grazie a conoscenze tra i cacciatori professionisti, e in seguito tramite numerose donazioni da tutto il paese. Anche quando la regolamentazione internazionale della caccia alle balene e alle foche ha posto un limite all'uccisione di tali animali, Hjartarson ha trovato sempre le sue vie per acquisire sempre nuovi esemplari. Fino al giorno della sua pensione in cui ha deciso che la sua collezione, ospitata fino a quel momento nel suo ufficio
universitario, dovesse diventare un'esposizione pubblica.
Il museo del fallo conserva peni di animali raccolti in Islanda. Il suo pezzo grosso, è proprio il caso di dirlo, è un enorme pene di balenottera azzurra. In realtà si tratta di una porzione, lunga 170 cm e pesante 70 kg: un membro intero sarebbe lungo 5 metri e pesante tra i 350 e i 450 kg. C'è anche l'esemplare più piccolo, quello di un criceto, lungo 2 mm e visibile solo con una lente di ingrandimento. I pezzi sono imbalsamati e appesi al muro, oppure tenuti sotto vetro in formaldeide: ma tutti sono curati perfettamente come una qualsiasi esposizione museale. Hjartarson sostiene infatti che la sua istituzione ha una valenza scientifica, con lo scopo di incoraggiare un serio studio della fallologia, una disciplina rimasta ai bordi di altre discipline, ma che merita un interesse pari a quello che si dà ad altri campi di scienza e arte. In effetti l'interesse che richiama questo tipo di museo è anche un'ottima chiave di lettura sociologica per il rapporto che una popolazione può avere con il sesso, al di là del semplice erotismo.
La città di Reykjavík inizialmente diede sostegno finanziario alla sua idea, e il museo aprì nella capitale, attirando più di 5.000 visitatori l'anno, di cui oltre 4.000 turisti. Purtroppo Hjartarson non poteva sostenere le spese per il mantenimento del museo pubblico, e dovette chiuderlo. Decise quindi di spostarsi nel piccolo villaggio di pescatori di Húsavík, a nord dell'Islanda: il museo aprì di nuovo utilizzando i locali di un ex ristorante. Stranamente, proprio in quel posto di poco più di duemila anime, il museo trovò nuova vita attirando numerosi visitatori. Hjartarson ha ricevuto persino offerte di vendita esterni per spostarlo in Germania o in Inghilterra, ma ha sempre rifiutato, sostenendo che "il museo deve restare in Islanda". E nel 2012 viene trasferito di nuovo dal paesino di Húsavík alla capitale islandese: dove ora può essere visitato al 116 di Laugavegur.
Tra le cose da vedere nel museo fallologico vi sono anche interessanti reperti ricavati proprio dai peni di animali. Pezzi di artigianato che includono un bastone da passeggio ricavato dal pene di un toro e lampade create con gli scroti dello stesso animale: e queste illuminano le esposizioni! Molte collezioni sono state anche donate, e l'unico acquisto effettuato dal museo è quello di un pene d'elefante lungo un metro. Inoltre vi è una collezione dedicata alla mitologia islandese: il museo dichiara infatti di possedere i genitali di creature fantasy come elfi e troll. Ma questi non possono essere visti, in quanto secondo le credenze popolari questi esseri sono invisibili all'uomo.
Ma i peni umani sono sicuramente i reperti più interessanti. Il museo ha ricevuto proposte di donazione da quattro persone nel mondo: un islandese, un tedesco, un americano e un inglese. Sembra una barzelletta, ma la realtà dei fatti è che nel 2011 finalmente ha acquisito il suo primo pene d'uomo alla morte del 95enne Pàll Arason: l'islandese, che si è dichiarato essere un dongiovanni in giovinezza, era entusiasta all'idea di vedere il suo pene conservato ed esposto a imperitura memoria nel museo, e aveva decretato per l'immediata esportazione alla sua morte. Ora il pene d'uomo è visibile a tutti, ma Hjartarson spera sempre di trovarne uno più giovane e bello. Nel frattempo sono presenti i calchi in argento dei peni dei giocatori della squadra nazionale di pallamano, che alle Olimpiadi di Pechino 2008 si è classificata seconda, vincendo la medaglia d'argento appunto. E lo stesso Hjartarson ha dichiarato di voler donare il suo stesso pene al museo, alla sua morte. Ma, ha aggiunto, questo dipende dalla moglie: "Se muore prima lei, il mio esemplare andrà alla collezione. Se muoio prima io, non saprei dire: lei potrebbe anche dire di no".
Il suo nome ufficiale è Urechis unicintus, ma da tutti è conosciuto come Penis Fish. Il motivo è abbastanza evidente: questo invertebrato presenta una forma decisamente simile a quella di un pene, il che lo rende uno dei cibi più strani ( e inquietanti da vedere) del mondo. Eppure sembra prorio che in Cina e Corea sia considerato una prelibatezza; voi lo mangereste? Osservate le foto e fateci sapere
Urechis unicinctusDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.Urechis unicinctus (cinese semplificato: 海肠; cinese tradizionale: 海腸: pinyin: hǎicháng, letteralmente "intestino di mare"; in giapponese 螠虫 o ユムシ yumushi; coreano: 개불 gaebul) è una specie di Echiura (Anellida). Informalmente è anche noto come pesce pene (dall'inglese: penis fish) per la sua caratteristica morfologiaHabitat : U. unicinctus, come altri Urechis, vive in tane nella sabbia o nel fangoUtilizzi : Questo animale è mangiato crudo in Giappone e soprattutto in Corea[3]. In Corea è spesso mangiato con sale e olio di sesamo.A Hokkaido, in Giappone, è chiamato ruttsu e viene servito come sashimi o bollito.Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.Nella cucina cinese viene soffritto con verdure, oppure essiccato e ridotto in polvere, usato come condimento per esaltare l'umami. È considerato un ingrediente importante nella cucina Shandong, nella quale figura in svariate ricette.Viene anche impiegato come esca nella pesca.Classificazione scientifica : Dominio Eukaryota / Regno Animalia / Sottoregno Eumetazoa /Superphylum Lophotrochozoa / Phylum Annelida / Classe Echiura / Ordine Xenopneusta / Famiglia UrechidaeGenere Urechis / Specie U. unicinctus / Nomenclatura binomiale / Urechis unicinctus / von Drasche, 1881Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Cazzo è una parola della lingua italiana di registro colloquiale basso che indica, in senso proprio, il pene. Non è un semplice sinonimo del termine anatomico, bensì rappresenta una forma dell'espressività letteraria e popolare. Talvolta nella lingua parlata può essere utilizzato per il compiacimento nell'uso di un termine proibito o di registro eccessivo, il che non può essere reso dal semplice uso di «pene!». Il termine è usato piuttosto spesso nella lingua parlata anche senza correlativo semantico, con la funzione linguistica di "rafforzativo del pensiero", ovvero come un intercalare con funzione emotiva per rendere un'espressione colorita o enfatica. L'uso come intercalare sembra essere più diffuso in Italia che nel Canton TicinoPresumibilmente di origine dialettale ma in uso già nella letteratura rinascimentale, ha il suo omologo femminile in fica (o figa), frutto della stessa selezione fra le definizioni locali regionali.
EtimologiaL'etimologia della parola è stata dibattuta da molti. L'ipotesi più documentata e meno "fantasiosa" è quella, formulata da Angelico Prati (1937-39 e 1951) e ribadita, con puntuali riscontri filologici, da Glauco Sanga (1986), entrambi linguisti esperti di gergo. Si tratterebbe di semplice estensione metaforica dell'uso di un termine dialettale significante mestolo, derivato dal latino cattia "mestolo". Indicativo, in questo senso, un verso di un sonetto di Luigi Pulci, "cazz e cuccé - quel primo in cul ti stia!" contenente un'espressione dialettale lombarda dal senso di "mestoli e cucchiai", dove il primo termine rimanda con evidenza anche al significato osceno[5]. Il termine, originariamente in forma femminile, cazza è ancora attestato in un sonetto di Rustico Filippi: "Fastel, messer fastidio della cazza" (ciò che oggi corrisponderebbe all'epiteto volgare "rompicazzo").Un'ipotesi ripresa da Antonio Lupis (2002) è che cazzo sia connesso col verbo latino capitiare da cui anche cacciare, con valore di "infilare, mettere dentro con forza". Si tratterebbe di un nome deverbale analogo a lancio da lanciare.Una proposta etimologica che ha avuto una certa fortuna è quella che fa derivare cazzo con aferesi da (o) cazzo, a sua volta derivato da oco, voce dialettale per indicare il maschio dell'oca. Tale ipotesi è stata accolta da diversi autori ma è attualmente rigettata dalla maggior parte dei linguisti.
Ugualmente rigettata dai linguisti odierni l'etimologia che si rifà al greco tardo akátion "albero maestro" termine nautico che starebbe a indicare che la voce sarebbe "nata nel linguaggio dei marinai sempre eccitati per la mancanza di donne".
Altre etimologie, perlopiù improvvisate da non specialisti, sono:potrebbe essere una contrazione di capezzo (da capezzolo) derivato a sua volta dal lemma di lingua latina capítium (sul calco di càput, capo); quindi potrebbe significare piccolo capo, ad indicare inizialmente il glande e quindi, per sineddoche (la parte per il tutto), l'intero organo;altri ipotizzano[senza fonte] che "cazzo" derivi da cazza che è la "gazza ladra", uccello chiamato anche pica, termine che è una delle tante denominazioni dialettali che indicano il membro virile.Un'altra ipotesi formulata dagli etimologi[senza fonte] è che derivi da capito nome latino del Capitone per affinità di forma (il capitone è un'anguilla con grossa testa).Le varie ipotesi sono riassunte, in tono più scherzoso che scientifico, in Ercole Scerbo (1991: 71-73).
Esempi d'uso in letteratura
In letteratura uno dei testi più noti correlati con questo termine è il sonetto Er padre de li santi, che Gioacchino Belli scrisse il 6 dicembre 1832 insieme con l'analogo La madre de le sante (relativo all'omologo termine femminile). Il sonetto riporta in romanesco una lunga serie di sinonimi e perifrasi del termine.Il termine è ampiamente utilizzato all'interno dei Sonetti lussuriosi di Pietro Aretino.Sempre in letteratura, l'organo genitale maschile assurge al ruolo di protagonista nel romanzo di Alberto Moravia Io e lui, dove il protagonista si trova a colloquiare - in un curioso confronto tra istinto e ragione - con il proprio pene.La parola fu detta in diretta in una trasmissione della Radio Rai nel 1976 da Cesare Zavattini.Esempi d'uso in ambito cinematograficoIl termine cazzo, virtualmente prima persona singolare del verbo di uso velico cazzare, è anche all'origine di un facile calembour sfruttato a fini di gag - sia pure di grana grossa - in diversi film, fra i quali uno della serie di Fantozzi. Di analogo tenore è la celebre supercazzola, tormentone e leitmotiv del conte Lello Mascetti (interpretato da Ugo Tognazzi) nel film di Mario Monicelli, Amici miei.Dal romanzo di Moravia precedentemente citato sono stati ricavati - con esito infelice, a detta dei critici, a causa delle pesanti cadute di gusto che si registrano in entrambe le pellicole[senza fonte] - due film: uno italiano e omonimo nel titolo rispetto al romanzo, Io e lui, del 1973, diretto da Luciano Salce, ed uno di coproduzione Stati Uniti/Germania, del 1988, Lei, io e lui, diretto da Doris Dörrie.
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